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venerdì 4 novembre 2011

Ascalesi: l'ambulanza non c'è, al pronto soccorso si va in taxi

NAPOLI — Pronto Soccorso dell’Ascalesi, le 12.30 circa di ieri. Un’ambulanza conduce in ospedale Fallou, trentacinquenne senegalese. Il ragazzo è stato appena investito da un motorino mentre partecipava al corteo degli immigrati ambulanti promosso dall’Associazione 3 Febbraio e altre sigle, per chiedere diritti, dignità, opportunità e spazi. Sanguina da una mano, accusa dolore ad un piede e ha qualche escoriazione alla gamba. I sanitari gli applicano tre punti di sutura, poi, quando il ragazzo chiede di essere visitato al piede, lo invitano ad andare in un altro ospedale. «Qui non abbiamo il pronto soccorso ortopedico», gli dicono. Fin qui sarebbe una storia perfino banale, nel panorama disastrato della sanità campana. Diventa surreale quando, racconta Sergio Esposito, uno dei membri dell’Associazione 3 Febbraio — che ha assistito Fallou nel nosocomio del centro storico — il paziente è sollecitato ad andare via con le sue gambe. «Hanno detto», riferisce, «che non potevano accompagnarlo, che non ci sono ambulanze. Inutilmente abbiamo fatto presente che gli faceva male un piede, che se ci fosse stata una frattura il camminarci sopra avrebbe aggravato la situazione. Sono stati irremovibili». Epilogo della vicenda: Sergio e gli altri hanno chiamato un taxi e sono usciti così dall’Ascalesi. «Siamo andati poi al Loreto Mare», prosegue Esposito, dove i medici hanno effettuato una radiografia che, fortunatamente, non ha evidenziato danni particolari. Fallou nel pomeriggio è stato dimesso ed è tornato a casa». L’incidente del quale è stato vittima il senegalese non ha impedito che il corteo proseguisse e si concludesse in piazza Municipio, davanti palazzo San Giacomo. Una delegazione di migranti e di volontari è stata ricevuta dal sindaco de Magistris. Gli hanno consegnato una lettera del comboniano Alex Zanotelli, da tempo impegnato al fianco degli immigrati, ed un dono. «Nel breve incontro», racconta un altro responsabile dell’Associazione 3 Febbraio, Gianluca Petruzzo, «il sindaco ha espresso la disponibilità a creare nella zona di piazza Garibaldi uno spazio in cui i migranti possano legalmente vendere la propria mercanzia. Lo stesso dovrebbe accadere al Vomero, in via Angelica Kaupfman». Tuttavia, i manifestanti non sono andati via soddisfatti. Dice ancora Petruzzo: «Quando un ambulante ha ricordato al sindaco che quantomeno la sua azione è stata contraddittoria, fino ad oggi, rispetto al suo programma, de Magistris ha girato le spalle e si è allontanato».
Articolo a cura di Fabrizio Geremicca
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/salute/2011/4-novembre-2011/ascalesi-ambulanza-non-c-pronto-soccorso-ci-si-va-taxi-1902044893870.shtml

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