Translate

mercoledì 28 maggio 2014

OBIETTIVO: LORENZIN!


Evento su fb.:
https://www.facebook.com/events/298709326965039/298744493628189/?notif_t=like

REGALA UN CEROTTO AL MINISTRO!



REGALA UN CEROTTO AL MINISTRO!

In occasione della prossima visita del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Torre del Greco e all'ospedale Maresca,

il Comitato pro Maresca scenderà in piazza sabato 31 Maggio e domenica 1 Giugno con gazebo informativo, musica e iniziative, per raccogliere "le voci di tutto il popolo" e riferirle al Ministro.
--------------------------------------------------------------

Verranno installati dei pannelli che rappresenteranno il nostro grido: "IL MARESCA NON SI TOCCA!" in modo che tutti possano "firmare" apponendovi un cerotto col proprio nome.

Un modo alternativo e simbolico per poter comunicare al Ministro che tutta la città vuole il suo ospedale|

--------------------------------------------------------------

Vi aspettiamo sabato 31 dalle 12.00 fino alla sera e domenica 1 mattina in piazza S.Croce!!

FOLLOW US!

LA VOCE DI UN CITTADINO

Pubblichiamo uno stato di un cittadino che ci ha ri-conosciuto e ha deciso di impegnarsi ATTIVAMENTE con noi per una causa di tutti!

Antonio Di Rosa
OK...KUPAZIONE!
Ah, questa ve la racconto. Ma non è per tutti, è per i miei concittadini. Quindi se non sei di Torre del Greco, se pensi che io scriva troppo o se pensi che io sia spinto da un partito politico non proseguire. Fermati qui.
Perché i panni sporchi si lavano in famiglia.
Fermati e non continuare, perché alla fine di questo "papiello" ti chiederò due cose, e se non la fai mi offendo.
Voglio raccontarti quello che mi è successo, voglio che tu ne sia partecipe, voglio che tu sappia.
Soprattutto voglio che tu pensi.
Dunque, stasera ho abbandonato la mia famiglia. Piano, solo per 3 ore, quando sono tornato mia moglie mi dava per disperso. Il cellulare non prendeva.
Và a pensare che in ospedale il cellulare non prende.
Perché io ero in ospedale.
All'ospedale della mia città, invitato da un'attivista del movimento che occupa il Maresca.
Mi manda un messaggio e mi dice di salire al quarto piano.
Ora, se sei di Torre del Greco, sai che l'ospedale sta talmente in alto e fuorimano che, se il Vesuvio eruttasse, le persone dell'ospedale se ne accorgerebbero perché sentirebbero i piedi caldi.
Guarda un 37enne parcheggiare la sua macchina, le luci gialle che gli indicano una strada che non è triste: ti da proprio il senso di solitudine.
Immaginavo cecchini alla finestra coi fucili spianati che mi tenevano sotto tiro col mirino.
Timoroso, m'infilo in ascensore e salgo.
Mi accoglie l'attivista e mi invita a sedere.
Ci sono questi ragazzi coi capelli colorati e le treccine che mi aspettano.
Ci sediamo e cominciamo a parlare di comunicazione.
E parliamo tutta la sera.
Avevo sentito parlare di una loro azione di protesta e poi basta.
Ma mi rendo conto che non è che non hanno fatto altre azioni, tutt'altro, piano piano la verità viene fuori: sono ragazzi attivi, delusi e disillusi.
Sono arrabbiati, perennemente in mezzo a poteri politici che li presentano ora come biglietto da visita, ora come terroristi.
Questo stato crea un difetto di comunicazione.
Però sono là.
Io li ascolto, li guardo e penso che, cazzo, loro sono là.
Io sto a casa mia, davanti al Mac ad ascoltare gli U2 e loro sono in uno squallido ospedale a dormire e vivere.
Il fatto strano è che loro sono lì anche per me.
Anche per i miei figli e per mia moglie.
E sono lì anche per te che leggi, e per tua mamma, e per tuo padre.
Sono lì per tutti noi.
Insieme a loro ci sono signore più grandi, con famiglie.
Studiano, pensano, si informano.
Soprattutto sono attenti a non essere strumentalizzati dai politici.
Sono lì.
Al quarto piano.
Chiusi dentro.
È stata un'esperienza bellissima.
Li guardavo e vedevo i santi moderni, anche se non sono santi.
Sono ragazzi come voi su Facebook dallo smartphone e signore come la casalinga che guarda Beautiful.
Li sentivo organizzarsi e pensavo che, semplice semplice, a Torre del Greco, nel 2014, se mi viene un infarto e aspetto l'ambulanza che mi porti a Boscotrecase probabilmente ci resto secco.
E della mia vita non è che mi importi tanto.
Ma se dovesse succedere a mio figlio credo che darei fuoco al mondo.
Ragionavamo sul fatto che queste persone sono 4 anni che sono lì.
Ragionavamo sul fatto che un ospedale occupato è un caso unico al mondo.
Eppure nemmeno i loro concittadini lo sanno.
E nemmeno io.
Ragionavamo sul fatto che sono stanchi, vorrebbero tornare a casa, hanno anche loro una famiglia e degli impegni.
Ma non lo fanno.
Quaranta temerari a combattere per una città di 85000 abitanti.
84960 persone ignorano, aspettano che gli altri portino a termine un loro diritto.
Adesso mi rivolgo a te che leggi.
Se sei arrivato fino a questo punto ti chiedo di cercarli su Facebook e di seguire le loro iniziative.
Ti sembrerà strano ma non è che vanno a dormire in quell'ospedale.
Sono lì per me e per te.
Sono lì per i nostri genitori ed i nostri figli.
Sono lì perché se non otterranno risposte resteranno lì per tutta la vita.
O vivi o morti, perché se si fanno male non c'è nessuno che li possa aiutare. Che paradosso.
Sono i nostri eroi.
Non bisogna abbandonare gli eroi, non ora.
Per una volta abbandona la mentalità del torrese, quella de "i fatti miei vanno bene, il resto ammazzatevi!". Solo per una volta.
Ci stai comunque su Facebook a tentare di sapere i fatti degli altri.
E io i fatti miei te li ho detti.
E ti ho raccontato anche i fatti di altre persone.
Se non mi credi vai al quarto piano dell'ospedale Maresca, bussa e ti apriranno.
Parla con loro, chiedi cosa stanno facendo e cosa faranno.
Alza il culo e muoviti.
I fatti tuoi sono soprattutto prenderti cura della tua famiglia.
I tuoi figli, i tuoi fratelli ed i tuoi genitori hanno un cuore, delle gambe, un fegato ed un cervello.
Loro stanno lottando anche per quegli organi.
Se proprio non ce la fai ad alzare le chiappe ed informarti, allora ti chiedo di muovere le dita.
Cercali su Facebook e segui le loro iniziative.
Hanno idee.
Se entri nell'ottica di idee che stanno lottando per il cuore di tuo figlio o il fegato di tua madre li devi seguire, non puoi fare altrimenti.
Questo è quello che ti chiedo.
E ti chiedo un'altra cosa, che non ho mai fatto prima e non farò mai più dopo questo post.
Condividi questo stato.
Mandalo ai torresi.
Fallo girare.
Non puoi non farlo: mentre tu condividi questo stato un piccolo gruppo di persone stanno dormendo in un ospedale, non perché siano malati.
Lo fanno per te.

mercoledì 21 maggio 2014

GLI ULTIMI EVENTI CIRCA LA QUESTIONE MARESCA

Comunicato stampa
Comitato pro Maresca
21 Maggio 2014
A distanza di quattro anni dall’esposto presentato dal Comitato pro Maresca al tribunale di Torre Annunziata, e a due dalla prima archiviazione dello stesso, Mercoledì 14 maggio, il tribunale di Napoli ha preso in esame il ricorso in merito alle indagini sulla veridicità dei dati su cui si è basato il decreto 49 (piano sanitario).  
Il piano che decreta il ridimensionamento dell’Ospedale di Torre del Greco è viziato, a nostro avviso, da un errato controllo e utilizzo dei dati raccolti sui territori, in particolar modo quello vesuviano, su cui ha imposto pesanti tagli. Questa zona è stata maggiormente mortificata in quanto consistente di un’utenza  di 300.000 cittadini che si sono visti derubati  di un presidio ospedaliero  efficiente e facilmente raggiungibile, per avere invece a disposizione i cosiddetti “Ospedali riuniti del Golfo”: nient’altro che due strutture sanitarie distanti tra loro ed entrambi manchevoli di servizi fondamentali, nonché incapaci di soddisfare i fabbisogni e i livelli minimi che un solo ospedale dovrebbe garantire. Ne è conseguita la completa confusione dell’utenza, lasciata abbandonata in un mare di disinformazione e disorganizzazione.
Il giorno 14 Maggio si è tenuto dunque la suddetta udienza, a seguito della quale i nostri avvocati hanno dichiarato che verificheranno le condizioni per aprire nuove indagini. Esiste, in ogni caso, un errore di valutazione alla base del suddetto decreto: il ridimensionamento di alcuni dei nosocomi campani – tra cui il Maresca-  doveva essere una diretta conseguenza dell’apertura dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, attualmente tutt’altro che completo e funzionante; ciò ha provocato un buco nero nell’area vesuviana, alla quale sono stati tolti una serie di presidi ospedalieri in cambio di una grande struttura che probabilmente non sarà mai utilizzabile.

Lo stesso 14 Maggio, si è tenuto alla Camera un ulteriore question time sul caso Maresca (il primo si tenne nel settembre 2013). Stavolta l’interrogazione ha coinvolto in prima persona il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha dichiarato «Verrò a visitare gli ospedali di Torre del Greco e Boscotrecase». Un impegno questo che potrebbe far finalmente prendere atto anche alle istituzioni nazionali di una situazione diventata ormai tragica per i cittadini dell’area vesuviana. In particolare, vorremmo portare all’attenzione del Ministro alcune criticità;
Il Patto Nazionale della Salute prevede la presenza di 3,4 posti letto per ogni 1000 abitanti, mentre l’ASL Na 3 sud ne conta attualmente la miseria di 0,7: dato assolutamente scandaloso se si pensa che a livello locale siamo anche sotto la media della nostra ASL di appartenenza, poiché non si raggiunge neanche metà posto letto per mille abitanti (nonché contribuenti!).
Non vanno poi tralasciate le drammatiche condizioni in cui versano le Unità Operative di Pronto Soccorso degli “Ospedali riuniti del Golfo”; per quanto riguarda Torre del Greco, il Pronto Soccorso continua a sopravvivere, ma è ben lontano dall’essere un punto di riferimento per la cittadinanza. La carenza di personale, e il derivante rischio quasi perenne di chiusura, e la presenza a singhiozzo di figure professionali specialistiche (tra le quali chirurgo e cardiologo), sono solo alcuni esempi dei problemi riscontrabili. Tutte le responsabilità di questo scempio sono da attribuirsi al piano di rientro, che ha dato vita a un’irrimediabile paralisi sanitaria: nella riduzione della spesa rientra anche la razionalizzazione del personale, e il divieto assoluto di effettuare assunzioni. Tagli e pensionamenti hanno, nel frattempo, dato origine ad un’inarrestabile caduta del numero del personale nelle aziende sanitarie. Il risultato di questa terribile operazione è l’insufficienza numerica di figure professionali specialistiche, e l’incapacità di garantire a tutto il territorio la copertura nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Una delle più gravi lacune professionali in questo sistema è rappresentato dalla mancanza di un pediatra, con annesso reparto H.24 nell’ingente bacino d’utenza che fa riferimento al P.O. Maresca. Quest’area ha, infatti, come unico riferimento il P.O Santo Bono di Napoli. Questo risulta ancora più assurdo contando i numerosi plessi scolastici, vale a dire migliaia di bambini, presenti nell’area vesuviana costiera.
Sulla scorta di queste considerazioni, esigiamo che il ministro Lorenzin mantenga la parola data e venga presto a visitare questa struttura ospedaliera e tocchi con mano dati che, pur devastanti, sulla carta non riescono tuttavia a esplicare la drammaticità della realtà. Aspettiamo il ministro per vederla guardare con i suoi occhi le conseguenze dei piani scellerati applicati alle strutture sanitarie della Regione Campania, sicuramente una delle più popolate d’Italia.

Il Comitato pro Maresca

mercoledì 14 maggio 2014

COMUNICATO 14 MAGGIO 2014

COMUNICATO 14 MAGGIO 2014

Nell’anno 2010 il Comitato pro Maresca, a seguito della pubblicazione del decreto 49/10 che legittimava lo smantellamento dell’Ospedale Maresca, presentò delle denunce nei confronti della regione Campania e di tutti i responsabili del ridimensionamento del piano sanitario. Costoro sono a nostro avviso i responsabili  delle irregolarità e inesattezze riscontrate nei dati, che hanno motivato il declassamento del Maresca. Queste denunce non hanno avuto risposta, fino a quando il Tribunale di Torre Annunziata non ha espresso la volontà di archiviarle. Il Comitato decise di presentare ricorso e, dopo un’attesa di anni, finalmente si riunisce la commissione che deciderà se avviare un’indagine. Noi oggi siamo al palazzo di giustizia di Napoli con l’intenzione di far sentire la voce dei cittadini che hanno ancora la speranza di una Sanità pubblica e organizzata al servizio di tutti. Chiediamo che Caldoro, Morlacco, Schiano, Zuccatelli, D’Amora e tutte le Direzioni AslNA3 sottostanti si assumano la Responsabilità dell’emergenza sanitaria che è stata provocata sul territorio a sud del Vesuvio. Non dimentichiamo i decessi e le inefficienze gravi che hanno dovuto subire Torre del Greco e le cittadine limitrofe. Vogliamo giustizia e vogliamo un processo.

 Chiediamo ai Giudici che valuteranno il fascicolo, di consentire quindi l’ apertura delle indagini sulla modalità di scelta e i criteri di giudizio che determinarono nel 2010 quali erano gli Ospedali da declassare e quali da potenziare. Al di la di volerci sostituire a chi interpreta correttamente la legge, ci preme sottolineare  quantomeno la palese anticostituzionalità di una decisione tout court che spegne la luce del servizio sanitario pubblico su un bacino di circa 350.000 persone, favorendo le cliniche di privati e mandando nel panico la popolazione.

venerdì 9 maggio 2014

Il Comitato pro Maresca invita tutti i cittadini!

IL COMITATO PRO MARESCA INVITA TUTTI I CITTADINIMERCOLEDI’ 14 MAGGIO 2014ALLE ORE 09.30PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI

Si terrà, infatti, l’udienza per il ricorso presentato dal Comitato pro Maresca e da tutti i cittadini contro i responsabili del ridimensionamento del piano sanitario (con tanto di dati falsati) della Regione Campania, che sanciva la dismissione del P.O. Maresca dalla rete di emergenza-urgenza.
Il fascicolo del ricorso, che denunciava tutte le ingiustizie subite dai cittadini, compresi gli imbrogli e le decisioni politiche che hanno portato alla chiusura del Maresca, fu archiviato un po’ troppo frettolosamente dal Tribunale di Torre Annunziata; oggi è al vaglio dei giudici del Tribunale di Napoli che hanno riaperto il caso.
E’ necessario far sentire la nostra voce fuori e dentro la “stanza dei bottoni”!!
Invitiamo quindi tutta la cittadinanza a partecipare!
L’appuntamento è per mercoledì 14 maggio alle ore 8.00, presso Piazza della Repubblica (stazione circumvesuviana), da cui partiremo per raggiungere la sede del Tribunale di Napoli, sita al centro direzionale.
Info: 3343061483 (Giusy) 

CONTINUA LA LOTTA, IL MARESCA NON SI TOCCA!


 Il Comitato pro Maresca

lunedì 5 maggio 2014

NOI NON CI STIAMO!

Il comitato pro Maresca vuole precisare che la sua presenza all'evento di apertura della campagna elettorale di Ciro Borriello non era assolutamente correlata ad una volontà di sostenere il candidato, tanto meno ad un gratitudine per ciò che ha fatto per l'ospedale Maresca; l'interven!to in questa sede, come già precisato, era legato alla presenza di Stefano Caldoro in quanto figura istituzionale col suo carico di responsabilità nella questione sanità.pertanto non riteniamo che questo articolo rappresenti i nostri intenti e abbiamo provveduto a diffondere un comunicato stampa per contrastare questo tipo di notizia.http://www.metropolisweb.it/Notizie/Torrese/Cronaca/elezioni_torre_greco_big_forza_italia_promettono_borriello_risolveremo_guai_ospedale_abbattimenti.aspx

Ecco il comunicato:http://comitatopromaresca.blogspot.it/2014/05/comunicato-stampa-04052014.html?m=1

domenica 4 maggio 2014

COMUNICATO STAMPA 04/05/2014

Domenica 4 Maggio 2014
Il Comitato pro Maresca, in merito ai fatti accaduti ieri pomeriggio (3 Maggio) durante l’evento di  apertura della campagna elettorale del candidato a sindaco Ciro Borriello, intende precisare che la propria presenza in quella sede non era correlata alla figura politica dello stesso candidato, quanto invece a quella di un interlocutore istituzionale quale il Governatore regionale. All’incontro era infatti prevista la presenza del Presidente della regione Campania Stefano Caldoro, personaggio che ben conosciamo, poichè è stato ed è tra i responsabili diretti in Campania (e di conseguenza nell’area vesuviana) della continua riduzione delle spese per la Sanità Pubblica, condannando noi cittadini alla lenta quanto efficace privazione di un diritto fondamentale. Inoltre, ad oggi, il Comitato (e l’intera cittadinanza) è ancora in attesa di riscontri concreti di ciò che la delibera 830  (emanata dallo stesso Caldoro) prometteva. Questi signori non possono pensare di venire nella nostra città a chiedere consensi per continuare a governare i nostri territori, imponendo sempre di più la logica che chi ha soldi può curarsi, chi non ha soldi può anche crepare.
 Se tuttavia alla mancata risposta politica e istituzionale è ormai scontato sviluppare una sorta di rassegnazione, è difficile al contrario accettare la mancata collaborazione, e addirittura l’atteggiamento ostile e conflittuale mostrato da una parte della cittadinanza che era presente all’incontro; quest’ultima ha infatti agito contro il gruppo di persone che voleva essere in quell’occasione espressione e voce di un disagio collettivo, nonché garante del diritto di tutti alla sanità pubblica, a prescindere dall’appartenenza politica.

Il Comitato pro Maresca