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mercoledì 21 maggio 2014

GLI ULTIMI EVENTI CIRCA LA QUESTIONE MARESCA

Comunicato stampa
Comitato pro Maresca
21 Maggio 2014
A distanza di quattro anni dall’esposto presentato dal Comitato pro Maresca al tribunale di Torre Annunziata, e a due dalla prima archiviazione dello stesso, Mercoledì 14 maggio, il tribunale di Napoli ha preso in esame il ricorso in merito alle indagini sulla veridicità dei dati su cui si è basato il decreto 49 (piano sanitario).  
Il piano che decreta il ridimensionamento dell’Ospedale di Torre del Greco è viziato, a nostro avviso, da un errato controllo e utilizzo dei dati raccolti sui territori, in particolar modo quello vesuviano, su cui ha imposto pesanti tagli. Questa zona è stata maggiormente mortificata in quanto consistente di un’utenza  di 300.000 cittadini che si sono visti derubati  di un presidio ospedaliero  efficiente e facilmente raggiungibile, per avere invece a disposizione i cosiddetti “Ospedali riuniti del Golfo”: nient’altro che due strutture sanitarie distanti tra loro ed entrambi manchevoli di servizi fondamentali, nonché incapaci di soddisfare i fabbisogni e i livelli minimi che un solo ospedale dovrebbe garantire. Ne è conseguita la completa confusione dell’utenza, lasciata abbandonata in un mare di disinformazione e disorganizzazione.
Il giorno 14 Maggio si è tenuto dunque la suddetta udienza, a seguito della quale i nostri avvocati hanno dichiarato che verificheranno le condizioni per aprire nuove indagini. Esiste, in ogni caso, un errore di valutazione alla base del suddetto decreto: il ridimensionamento di alcuni dei nosocomi campani – tra cui il Maresca-  doveva essere una diretta conseguenza dell’apertura dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, attualmente tutt’altro che completo e funzionante; ciò ha provocato un buco nero nell’area vesuviana, alla quale sono stati tolti una serie di presidi ospedalieri in cambio di una grande struttura che probabilmente non sarà mai utilizzabile.

Lo stesso 14 Maggio, si è tenuto alla Camera un ulteriore question time sul caso Maresca (il primo si tenne nel settembre 2013). Stavolta l’interrogazione ha coinvolto in prima persona il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha dichiarato «Verrò a visitare gli ospedali di Torre del Greco e Boscotrecase». Un impegno questo che potrebbe far finalmente prendere atto anche alle istituzioni nazionali di una situazione diventata ormai tragica per i cittadini dell’area vesuviana. In particolare, vorremmo portare all’attenzione del Ministro alcune criticità;
Il Patto Nazionale della Salute prevede la presenza di 3,4 posti letto per ogni 1000 abitanti, mentre l’ASL Na 3 sud ne conta attualmente la miseria di 0,7: dato assolutamente scandaloso se si pensa che a livello locale siamo anche sotto la media della nostra ASL di appartenenza, poiché non si raggiunge neanche metà posto letto per mille abitanti (nonché contribuenti!).
Non vanno poi tralasciate le drammatiche condizioni in cui versano le Unità Operative di Pronto Soccorso degli “Ospedali riuniti del Golfo”; per quanto riguarda Torre del Greco, il Pronto Soccorso continua a sopravvivere, ma è ben lontano dall’essere un punto di riferimento per la cittadinanza. La carenza di personale, e il derivante rischio quasi perenne di chiusura, e la presenza a singhiozzo di figure professionali specialistiche (tra le quali chirurgo e cardiologo), sono solo alcuni esempi dei problemi riscontrabili. Tutte le responsabilità di questo scempio sono da attribuirsi al piano di rientro, che ha dato vita a un’irrimediabile paralisi sanitaria: nella riduzione della spesa rientra anche la razionalizzazione del personale, e il divieto assoluto di effettuare assunzioni. Tagli e pensionamenti hanno, nel frattempo, dato origine ad un’inarrestabile caduta del numero del personale nelle aziende sanitarie. Il risultato di questa terribile operazione è l’insufficienza numerica di figure professionali specialistiche, e l’incapacità di garantire a tutto il territorio la copertura nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Una delle più gravi lacune professionali in questo sistema è rappresentato dalla mancanza di un pediatra, con annesso reparto H.24 nell’ingente bacino d’utenza che fa riferimento al P.O. Maresca. Quest’area ha, infatti, come unico riferimento il P.O Santo Bono di Napoli. Questo risulta ancora più assurdo contando i numerosi plessi scolastici, vale a dire migliaia di bambini, presenti nell’area vesuviana costiera.
Sulla scorta di queste considerazioni, esigiamo che il ministro Lorenzin mantenga la parola data e venga presto a visitare questa struttura ospedaliera e tocchi con mano dati che, pur devastanti, sulla carta non riescono tuttavia a esplicare la drammaticità della realtà. Aspettiamo il ministro per vederla guardare con i suoi occhi le conseguenze dei piani scellerati applicati alle strutture sanitarie della Regione Campania, sicuramente una delle più popolate d’Italia.

Il Comitato pro Maresca

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