OSPEDALE DI BOSCOTRECASE, OCCUPATA LA DIREZIONE SANITARIA
Le criticità che da anni denunciamo, e che incombono soprattutto con l'estate, colpiscono anche l'ospedale "riunito" di Bosco, per cui esprimiamo solidarietà nei confronti dei lavoratori del S.Anna, ribadendo che non si tratta di spostare ausiliari e personale da una parte o dall'altra per favorire l'una o l'altra, ma che c'è bisogno di più personale in assoluto perchè due ospedali "riuniti" non riescono a compensarsi...Approfittiamo inoltre per invitare il personale di Bosco, così come quello di Torre, all'evento di venerdì 11, per un confronto aperto sulla problematica.
ARTICOLO "OSPEDALE DI BOSCOTRECASE, DIREZIONE OCCUPATA"
EVENTO "L'11 LUGLIO PENSA ALLA SALUTE!"
Questo blog nasce con l'intento di informare i cittadini dell'area vesuviana sulle sorti dell'Ospedale Agostino Maresca di Torre del Greco. La lotta del comitato civico, attivo da oltre tre anni per scongiurarne la chiusura, continua ad oltranza fino a quando non verrà rispettato l'articolo 32 della nostra Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".
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lunedì 7 luglio 2014
sabato 5 luglio 2014
domenica 29 giugno 2014
sabato 28 giugno 2014
IL COMITATO PRO MARESCA INVITA...
Ogni anno, nel periodo estivo, le situazioni già critiche in cui versa l’organizzazione dell’Ospedale Maresca diventano più insostenibili sia per l’utenza, già abbastanza disorientata, che per il personale che riscontra spesso innumerevoli problemi .
Le maggiori problematiche riguardano:
- Mancanza di personale, che risulta già di per sé inferiore alla media e che diminuisce ulteriormente con le ferie del periodo estivo;
- Turn-over bloccato che non garantisce il ricambio necessario in casi di ferie e pensionamenti;
- Continui trasferimenti del personale, quasi sempre a danno del nosocomio torrese;
In vista di queste gravi inefficienze che comportano un malfunzionamento del servizio sanitario , il Comitato pro Maresca ha deciso di sopperire personalmente alle mancanze sopra citate, impegnandosi attivamente a fornire il proprio aiuto nel Pronto Soccorso. Inoltre, invita chiunque voglia collaborare a partecipare alle assemblee del movimento ogni giovedì alle ore 18.00 al IV piano occupato. L'invito è aperto a tutti, nella speranza che aderisca anche chiunque abbia le competenze utili.
Il Comitato pro Maresca
Le maggiori problematiche riguardano:
- Mancanza di personale, che risulta già di per sé inferiore alla media e che diminuisce ulteriormente con le ferie del periodo estivo;
- Turn-over bloccato che non garantisce il ricambio necessario in casi di ferie e pensionamenti;
- Continui trasferimenti del personale, quasi sempre a danno del nosocomio torrese;
In vista di queste gravi inefficienze che comportano un malfunzionamento del servizio sanitario , il Comitato pro Maresca ha deciso di sopperire personalmente alle mancanze sopra citate, impegnandosi attivamente a fornire il proprio aiuto nel Pronto Soccorso. Inoltre, invita chiunque voglia collaborare a partecipare alle assemblee del movimento ogni giovedì alle ore 18.00 al IV piano occupato. L'invito è aperto a tutti, nella speranza che aderisca anche chiunque abbia le competenze utili.
Il Comitato pro Maresca
giovedì 12 giugno 2014
"AL DI LA' DELLA ROTONDA": RIEPILOGO DELLA SETTIMANA
Al di qua della rotonda,
c’ è un mondo sconfinato, fatto di case, negozi, piazze, strade
affollate di giorno e deserte di sera, un mondo fatto di persone vive e vegete
che camminano, parlano, si guardano attorno. Al di là della rotonda ci sono
poche case, pochi bar, nessuna piazza, ma c’ è l’ Ospedale Maresca, un luogo
trafficato, dimenticato da chi non ne ha bisogno e ricordato, improvvisamente,
da chi è in difficoltà, nonostante il proverbio reciti“ quando c’ è la salute,
c’ è tutto” . Ve lo ricordate tutti Massimo Troisi che lo diceva. E poi, chissà
se la buon’anima di Massimo, qualche volta, sarà venuto al di là della rotonda
(che prima neanche c’ era) anche solo per farsi medicare un taglio. E chissà
cos’ avrebbe pensato se, arrivando, avesse visto un gazebo bianco con un gruppo
di cittadini di tutte le età, genere ed estrazione sociale…Magari saremmo
diventati i protagonisti di un film. Stiamo divagando, lo sappiamo. Quello che
volevamo dirvi, è che é stata una settimana dura e caotica in tuttala città, a
prescindere dalle rotonde.
Nella Torre del Greco che guarda al mare è stato un tripudio
di volantini, manifesti, parole, viavai che neanche la festa dei Quattro
Altari, un fermento condito da facce sorridenti e strette di mano, ancora
parole. Incontri, fotografie, promesse, denaro, quello non può mancare: un
simpatico sipario durato due mesi, fattosi più duro alla fine, ma si sa, la
vince chi la dura. Uno dei due ha vinto, e il“ di giù” della rotonda si è
diviso in due: chi ha festeggiato e chi non ha festeggiato. Sono ancora tutti
vivi. La salute è tutto nella vita. Possono dirsi fortunati.
Al di là della rotonda, un gruppo di cittadini di diversa
età, estrazione e mentalità, ha un obiettivo da quattro anni: permettere a
tutti i cittadini, di tutta la città, e di tutte le città qua attorno, di avere
un ospedale, ma non è una novità. L’ Ospedale Maresca si è trasformato in un
enorme gigante di cemento, un mostro dalle quattro braccia a cui, però, hanno
staccato l’ ossigeno. Gli lasciano solo qualche respiro. Lo sanno gli
impiegati, i contadini, i liberi professionisti, lo sa chi imbarca, lo sa chi
fa politica e lo sa chi non la fa, chi si è disinteressato del caos sopracitato
al di qua della rotonda. Tutti lo sanno perché l’ ospedale è un problema che
entra nelle case di tutti, una vertenza che non è di destra, né di sinistra, ma
del popolo. Ebbene, la settimana vissuta al di su della rotonda, nel nosocomio di
Via Montedoro, non è stata affatto tranquilla; il14 Maggio un Question Time
tenutosi alla Camera ha messo il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in
condizione di affermare “ Verrò a Torre del Greco e all’ Ospedale Maresca per
comprenderne le criticità” . Il weekend successivo, gli attivisti sono scesi al
di qua della rotonda, con due pannelli, una scritta e tanti, tantissimi cerotti
da mostrare al ministro: un cerotto per ogni persona che, anche scrivendo solo il
proprio nome cognome, ha denunciato l’ enorme disservizio sanitario sul
territorio. Questo mentre il resto della cittadinanza preparava comizi, invitava
ospiti, cercava in tutti i modi di spuntarla.
Ci siamo quindi preparati all’ arrivo del Ministro con un
presidio durato tutta la scorsa settimana al Pronto Soccorso; mentre quelli a sud
della rotonda parlavano, lassù sono arrivate emergenze, anziani che si sono
sentiti male, ragazzi che hanno fatto incidenti, ambulanze che arrivavano da tutto
il circondario e, purtroppo, qualcuno non ce l’ ha fatta. Vorremmo davvero che voi
poteste guardare coi vostri occhi quello che abbiamo visto noi: un ospedale che,
nonostante i continui tagli, resta comunque un punto di riferimento per una
cittadinanza che, come già detto, se ne ricorda solo quando ha bisogno di
correre per salvare la pelle. Siamo arrivati ad avere tre morti in una giornata,
la stessa giornata della stessa settimana vissuta in maniera così sfarzosa al
di giù della rotonda. Il Ministro, neanche a dirlo, non è arrivato. E adesso
chela bagarre elettorale è terminata, si spengono le luci sul caso Maresca e il
di sopra della rotonda torna nell’ oblio.
La settimana è terminata, tra poco un’ aura di rassegnazione
e indifferenza tornerà ad aleggiare su tutti coloro che, negli ultimi due mesi,
hanno scoperto di vivere in una città piena di problemi, e hanno provato a
interessarsene. La settimana è terminata, i due mesi sono
terminati e l’ impegno civile è scaduto, come scadono le buste di latte.
Al quarto piano, però, la lotta non scade, non finisce e non
si esaurisce mai. Il fatto che il Ministro Lorenzin non sia ancora arrivato non
vuol dire che non arriverà più. Avete parlato, parlato e parlato dell’
ospedale, tuttavia oramai ci aspettiamo poco dalle istituzioni locali, le quali
hanno mostrato in questi quattro anni i loro deficit, che si parli di destra o
di sinistra.
Vogliamo poter guardare ai contadini, ai liberi professionisti,
agli impiegati, ai disoccupati, a chi fa politica e chi non la fa. Vogliamo guardarvi per dirvi che
l’ Ospedale è un Problema di tutti, e non è un problema che scade.
Noi restiamo qua, voi siete già andati via da qualche giorno.
Non ci resta che sperare che quel casermone di cemento, al di su della rotonda,
venga preso in considerazione dalle istituzioni. Se vi aspettate, però, che
qualcuno venga e ci tenda una mano misericordiosa, avete totalmente sbagliato
palazzo. Andiamo a prendercela insieme,
quella mano, mettiamola in condizione di doversi avvicinare, dimostriamo che
Torre del Greco è una città viva, non solo in campagna elettorale, non solo al
di giù della rotonda.
Il Comitato pro Maresca
lunedì 2 giugno 2014
LETTERA AL MINISTRO LORENZIN
Dopo un entusiasmante week-end in piazza tra la gente a raccogliere timori, incertezze, informazioni e speranze di tutta la cittadinanza, il Comitato pro Maresca ha oggi avviato un presidio fuori al Pronto Soccorso in attesa dell'arrivo del Ministro Lorenzin.
Intanto pubblichiamo la lettera che le abbiamo preparato:
Intanto pubblichiamo la lettera che le abbiamo preparato:
“La Repubblica tutela
la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Art. 32, comma I della Carta Costituzionale.
Benvenuta Ministro Lorenzin,
La stavamo aspettando da quattro anni, forse prima…
No! Non fraintenda, non aspettavamo proprio lei (sappiamo
che è Ministro alla Salute da appena un anno)
Ma aspettavamo ciò che rappresenta: l’Istituzione “in
persona”, la concretizzazione delle responsabilità oggettive che ha lo Stato
verso noi cittadini, e in questo caso, nel suo caso, verso la nostra Salute e
quindi la nostra vita.
Benvenuta Ministro Lorenzin,
Torre del Greco la stava aspettando….
Quarta città della Campania, terra fertile tra il Vesuvio e
una splendida costa, insediamento umano di quasi 90.000 anime, una Città…che
conta professioni, passioni, mestieri di ogni tipo, eccellenze culinarie,
artigianali, marinare, artistiche, che ha reso grande il corallo nel mondo, che
insegna ai suoi bambini l’amore per il presepe. Una Città che conta sette
Circoli didattici elementari, più di cento Istituti scolastici tra medie,
superiori e sedi universitarie. Una Città che non ha più L’OSPEDALE.
Ministro Lorenzin, la stavamo aspettando perché a Torre del
Greco è venuto a trovarci chiunque, di qualunque carica o grado, schieramento o
ideale e TUTTI ci hanno dato ragione, ma nessuno ha fatto NIENTE.
Siamo stanchi di parlare con la politica, adesso vorremmo le
Istituzioni, che in molti, lo confessiamo, in questa NOSTRA Regione Emigrante,
non sono più capaci di rappresentare.
Ministro Lorenzin, la stavamo aspettando, ma non le abbiamo
detto chi siamo noi.
Siamo il COMITATO PRO MARESCA, siamo cittadini torresi e
delle Città limitrofe. Siamo giovani, vecchi, bambini con le mamme e uomini che
hanno deciso di proteggere qualcosa di prezioso in un territorio dove la Storia
e i governi ci hanno sottratto tutto. Siamo un Comitato civico che occupa da
quattro anni il QUARTO PIANO di una struttura dismessa a metà. Siamo un punto
critico, siamo l’anomalia nell’anomalia di un buco nero di Sanità che serve 350.000
persone. Siamo qui e nessuno ha potuto fingere che non ci fossimo… ma siamo
anche STANCHI di tutelar-ci un diritto con la lotta mentre paghiamo tasse e
ticket, stanchi di apprendere da anni nozioni che non afferiscono ai nostri
studi e di saperne di Sanità più dei nostri interlocutori, stanchi di fare gli
striscioni mentre le nostre vite se ne vanno a rotoli, stanchi della
STRAFOTTENZA dei potenti, della connivenza della politica con il malaffare, dei
Direttori INCOMPETENTI, stanchi di vedere le signore del Comitato dormire sui
divani convinte di essere le custodi del nostro diritto alla Salute quando
invece i custodi siete VOI… E infine stanchi di allungare la lista dei nostri
MORTI per MALASANITA’.
Caro Ministro Lorenzin, la stavamo aspettando protestando,
costruendo, studiando leggi, redigendo fascicoli, sporgendo denunce,
raccogliendo testimonianze, dati reali, informazioni, documenti…e CEROTTI!
TANTI CEROTTI che non bastano per tutti i TAGLI…
Prendendo CONDANNE e subendo processi e calunnie, attivando
i cittadini, sollecitando il personale medico, veicolando
informazioni…stampando migliaia e migliaia e migliaia di volantini.
Caro Ministro Lorenzin, lei è arrivata e noi, disillusi,
disperati, incazzati, feriti e mortificati nella dignità di uomini e di donne,
siamo ancora disposti a sperare e a spiegare che avete SBAGLIATO e che ne
abbiamo le prove!
Ascolti le nostre valutazioni, legga con attenzioni le
nostre documentazioni e ci dimostri che CRISTO NON VUOLE FERMARSI AD EBOLI.
Caro Ministro Lorenzin, la stavamo aspettando e lei è già
andata via. Ci resta solo di sperare che abbia portato con sé questa lettera e
che dopo averla letta non deluda i nostri figli e le mamme che non possono più
partorire nella propria Città. Non ci deluda nell’applicare i principi
dell’articolo 32esimo della Carta Costituzionale su cui lei ha giurato.
Non ci deluda come hanno fatto gli altri e NOI, che la
stavamo aspettando…
L’aspetteremo ancora!
Il Comitato pro Maresca
Al Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin
In visita all’Ospedale Maresca.
Torre del Greco, 2 Giugno 2014.
mercoledì 28 maggio 2014
REGALA UN CEROTTO AL MINISTRO!
REGALA UN CEROTTO AL MINISTRO!
In occasione della prossima visita del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Torre del Greco e all'ospedale Maresca,
il Comitato pro Maresca scenderà in piazza sabato 31 Maggio e domenica 1 Giugno con gazebo informativo, musica e iniziative, per raccogliere "le voci di tutto il popolo" e riferirle al Ministro.
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Verranno installati dei pannelli che rappresenteranno il nostro grido: "IL MARESCA NON SI TOCCA!" in modo che tutti possano "firmare" apponendovi un cerotto col proprio nome.
Un modo alternativo e simbolico per poter comunicare al Ministro che tutta la città vuole il suo ospedale|
-------------------------- -------------------------- ----------
Vi aspettiamo sabato 31 dalle 12.00 fino alla sera e domenica 1 mattina in piazza S.Croce!!
FOLLOW US!
In occasione della prossima visita del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Torre del Greco e all'ospedale Maresca,
il Comitato pro Maresca scenderà in piazza sabato 31 Maggio e domenica 1 Giugno con gazebo informativo, musica e iniziative, per raccogliere "le voci di tutto il popolo" e riferirle al Ministro.
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Verranno installati dei pannelli che rappresenteranno il nostro grido: "IL MARESCA NON SI TOCCA!" in modo che tutti possano "firmare" apponendovi un cerotto col proprio nome.
Un modo alternativo e simbolico per poter comunicare al Ministro che tutta la città vuole il suo ospedale|
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Vi aspettiamo sabato 31 dalle 12.00 fino alla sera e domenica 1 mattina in piazza S.Croce!!
FOLLOW US!
LA VOCE DI UN CITTADINO
Pubblichiamo uno stato di un cittadino che ci ha ri-conosciuto e ha deciso di impegnarsi ATTIVAMENTE con noi per una causa di tutti!
Antonio Di Rosa
OK...KUPAZIONE!
Ah, questa ve la racconto. Ma non è per tutti, è per i miei concittadini. Quindi se non sei di Torre del Greco, se pensi che io scriva troppo o se pensi che io sia spinto da un partito politico non proseguire. Fermati qui.
Perché i panni sporchi si lavano in famiglia.
Fermati e non continuare, perché alla fine di questo "papiello" ti chiederò due cose, e se non la fai mi offendo.
Voglio raccontarti quello che mi è successo, voglio che tu ne sia partecipe, voglio che tu sappia.
Soprattutto voglio che tu pensi.
Dunque, stasera ho abbandonato la mia famiglia. Piano, solo per 3 ore, quando sono tornato mia moglie mi dava per disperso. Il cellulare non prendeva.
Và a pensare che in ospedale il cellulare non prende.
Perché io ero in ospedale.
All'ospedale della mia città, invitato da un'attivista del movimento che occupa il Maresca.
Mi manda un messaggio e mi dice di salire al quarto piano.
Ora, se sei di Torre del Greco, sai che l'ospedale sta talmente in alto e fuorimano che, se il Vesuvio eruttasse, le persone dell'ospedale se ne accorgerebbero perché sentirebbero i piedi caldi.
Guarda un 37enne parcheggiare la sua macchina, le luci gialle che gli indicano una strada che non è triste: ti da proprio il senso di solitudine.
Immaginavo cecchini alla finestra coi fucili spianati che mi tenevano sotto tiro col mirino.
Timoroso, m'infilo in ascensore e salgo.
Mi accoglie l'attivista e mi invita a sedere.
Ci sono questi ragazzi coi capelli colorati e le treccine che mi aspettano.
Ci sediamo e cominciamo a parlare di comunicazione.
E parliamo tutta la sera.
Avevo sentito parlare di una loro azione di protesta e poi basta.
Ma mi rendo conto che non è che non hanno fatto altre azioni, tutt'altro, piano piano la verità viene fuori: sono ragazzi attivi, delusi e disillusi.
Sono arrabbiati, perennemente in mezzo a poteri politici che li presentano ora come biglietto da visita, ora come terroristi.
Questo stato crea un difetto di comunicazione.
Però sono là.
Io li ascolto, li guardo e penso che, cazzo, loro sono là.
Io sto a casa mia, davanti al Mac ad ascoltare gli U2 e loro sono in uno squallido ospedale a dormire e vivere.
Il fatto strano è che loro sono lì anche per me.
Anche per i miei figli e per mia moglie.
E sono lì anche per te che leggi, e per tua mamma, e per tuo padre.
Sono lì per tutti noi.
Insieme a loro ci sono signore più grandi, con famiglie.
Studiano, pensano, si informano.
Soprattutto sono attenti a non essere strumentalizzati dai politici.
Sono lì.
Al quarto piano.
Chiusi dentro.
È stata un'esperienza bellissima.
Li guardavo e vedevo i santi moderni, anche se non sono santi.
Sono ragazzi come voi su Facebook dallo smartphone e signore come la casalinga che guarda Beautiful.
Li sentivo organizzarsi e pensavo che, semplice semplice, a Torre del Greco, nel 2014, se mi viene un infarto e aspetto l'ambulanza che mi porti a Boscotrecase probabilmente ci resto secco.
E della mia vita non è che mi importi tanto.
Ma se dovesse succedere a mio figlio credo che darei fuoco al mondo.
Ragionavamo sul fatto che queste persone sono 4 anni che sono lì.
Ragionavamo sul fatto che un ospedale occupato è un caso unico al mondo.
Eppure nemmeno i loro concittadini lo sanno.
E nemmeno io.
Ragionavamo sul fatto che sono stanchi, vorrebbero tornare a casa, hanno anche loro una famiglia e degli impegni.
Ma non lo fanno.
Quaranta temerari a combattere per una città di 85000 abitanti.
84960 persone ignorano, aspettano che gli altri portino a termine un loro diritto.
Adesso mi rivolgo a te che leggi.
Se sei arrivato fino a questo punto ti chiedo di cercarli su Facebook e di seguire le loro iniziative.
Ti sembrerà strano ma non è che vanno a dormire in quell'ospedale.
Sono lì per me e per te.
Sono lì per i nostri genitori ed i nostri figli.
Sono lì perché se non otterranno risposte resteranno lì per tutta la vita.
O vivi o morti, perché se si fanno male non c'è nessuno che li possa aiutare. Che paradosso.
Sono i nostri eroi.
Non bisogna abbandonare gli eroi, non ora.
Per una volta abbandona la mentalità del torrese, quella de "i fatti miei vanno bene, il resto ammazzatevi!". Solo per una volta.
Ci stai comunque su Facebook a tentare di sapere i fatti degli altri.
E io i fatti miei te li ho detti.
E ti ho raccontato anche i fatti di altre persone.
Se non mi credi vai al quarto piano dell'ospedale Maresca, bussa e ti apriranno.
Parla con loro, chiedi cosa stanno facendo e cosa faranno.
Alza il culo e muoviti.
I fatti tuoi sono soprattutto prenderti cura della tua famiglia.
I tuoi figli, i tuoi fratelli ed i tuoi genitori hanno un cuore, delle gambe, un fegato ed un cervello.
Loro stanno lottando anche per quegli organi.
Se proprio non ce la fai ad alzare le chiappe ed informarti, allora ti chiedo di muovere le dita.
Cercali su Facebook e segui le loro iniziative.
Hanno idee.
Se entri nell'ottica di idee che stanno lottando per il cuore di tuo figlio o il fegato di tua madre li devi seguire, non puoi fare altrimenti.
Questo è quello che ti chiedo.
E ti chiedo un'altra cosa, che non ho mai fatto prima e non farò mai più dopo questo post.
Condividi questo stato.
Mandalo ai torresi.
Fallo girare.
Non puoi non farlo: mentre tu condividi questo stato un piccolo gruppo di persone stanno dormendo in un ospedale, non perché siano malati.
Lo fanno per te.
Antonio Di Rosa
OK...KUPAZIONE!
Ah, questa ve la racconto. Ma non è per tutti, è per i miei concittadini. Quindi se non sei di Torre del Greco, se pensi che io scriva troppo o se pensi che io sia spinto da un partito politico non proseguire. Fermati qui.
Perché i panni sporchi si lavano in famiglia.
Fermati e non continuare, perché alla fine di questo "papiello" ti chiederò due cose, e se non la fai mi offendo.
Voglio raccontarti quello che mi è successo, voglio che tu ne sia partecipe, voglio che tu sappia.
Soprattutto voglio che tu pensi.
Dunque, stasera ho abbandonato la mia famiglia. Piano, solo per 3 ore, quando sono tornato mia moglie mi dava per disperso. Il cellulare non prendeva.
Và a pensare che in ospedale il cellulare non prende.
Perché io ero in ospedale.
All'ospedale della mia città, invitato da un'attivista del movimento che occupa il Maresca.
Mi manda un messaggio e mi dice di salire al quarto piano.
Ora, se sei di Torre del Greco, sai che l'ospedale sta talmente in alto e fuorimano che, se il Vesuvio eruttasse, le persone dell'ospedale se ne accorgerebbero perché sentirebbero i piedi caldi.
Guarda un 37enne parcheggiare la sua macchina, le luci gialle che gli indicano una strada che non è triste: ti da proprio il senso di solitudine.
Immaginavo cecchini alla finestra coi fucili spianati che mi tenevano sotto tiro col mirino.
Timoroso, m'infilo in ascensore e salgo.
Mi accoglie l'attivista e mi invita a sedere.
Ci sono questi ragazzi coi capelli colorati e le treccine che mi aspettano.
Ci sediamo e cominciamo a parlare di comunicazione.
E parliamo tutta la sera.
Avevo sentito parlare di una loro azione di protesta e poi basta.
Ma mi rendo conto che non è che non hanno fatto altre azioni, tutt'altro, piano piano la verità viene fuori: sono ragazzi attivi, delusi e disillusi.
Sono arrabbiati, perennemente in mezzo a poteri politici che li presentano ora come biglietto da visita, ora come terroristi.
Questo stato crea un difetto di comunicazione.
Però sono là.
Io li ascolto, li guardo e penso che, cazzo, loro sono là.
Io sto a casa mia, davanti al Mac ad ascoltare gli U2 e loro sono in uno squallido ospedale a dormire e vivere.
Il fatto strano è che loro sono lì anche per me.
Anche per i miei figli e per mia moglie.
E sono lì anche per te che leggi, e per tua mamma, e per tuo padre.
Sono lì per tutti noi.
Insieme a loro ci sono signore più grandi, con famiglie.
Studiano, pensano, si informano.
Soprattutto sono attenti a non essere strumentalizzati dai politici.
Sono lì.
Al quarto piano.
Chiusi dentro.
È stata un'esperienza bellissima.
Li guardavo e vedevo i santi moderni, anche se non sono santi.
Sono ragazzi come voi su Facebook dallo smartphone e signore come la casalinga che guarda Beautiful.
Li sentivo organizzarsi e pensavo che, semplice semplice, a Torre del Greco, nel 2014, se mi viene un infarto e aspetto l'ambulanza che mi porti a Boscotrecase probabilmente ci resto secco.
E della mia vita non è che mi importi tanto.
Ma se dovesse succedere a mio figlio credo che darei fuoco al mondo.
Ragionavamo sul fatto che queste persone sono 4 anni che sono lì.
Ragionavamo sul fatto che un ospedale occupato è un caso unico al mondo.
Eppure nemmeno i loro concittadini lo sanno.
E nemmeno io.
Ragionavamo sul fatto che sono stanchi, vorrebbero tornare a casa, hanno anche loro una famiglia e degli impegni.
Ma non lo fanno.
Quaranta temerari a combattere per una città di 85000 abitanti.
84960 persone ignorano, aspettano che gli altri portino a termine un loro diritto.
Adesso mi rivolgo a te che leggi.
Se sei arrivato fino a questo punto ti chiedo di cercarli su Facebook e di seguire le loro iniziative.
Ti sembrerà strano ma non è che vanno a dormire in quell'ospedale.
Sono lì per me e per te.
Sono lì per i nostri genitori ed i nostri figli.
Sono lì perché se non otterranno risposte resteranno lì per tutta la vita.
O vivi o morti, perché se si fanno male non c'è nessuno che li possa aiutare. Che paradosso.
Sono i nostri eroi.
Non bisogna abbandonare gli eroi, non ora.
Per una volta abbandona la mentalità del torrese, quella de "i fatti miei vanno bene, il resto ammazzatevi!". Solo per una volta.
Ci stai comunque su Facebook a tentare di sapere i fatti degli altri.
E io i fatti miei te li ho detti.
E ti ho raccontato anche i fatti di altre persone.
Se non mi credi vai al quarto piano dell'ospedale Maresca, bussa e ti apriranno.
Parla con loro, chiedi cosa stanno facendo e cosa faranno.
Alza il culo e muoviti.
I fatti tuoi sono soprattutto prenderti cura della tua famiglia.
I tuoi figli, i tuoi fratelli ed i tuoi genitori hanno un cuore, delle gambe, un fegato ed un cervello.
Loro stanno lottando anche per quegli organi.
Se proprio non ce la fai ad alzare le chiappe ed informarti, allora ti chiedo di muovere le dita.
Cercali su Facebook e segui le loro iniziative.
Hanno idee.
Se entri nell'ottica di idee che stanno lottando per il cuore di tuo figlio o il fegato di tua madre li devi seguire, non puoi fare altrimenti.
Questo è quello che ti chiedo.
E ti chiedo un'altra cosa, che non ho mai fatto prima e non farò mai più dopo questo post.
Condividi questo stato.
Mandalo ai torresi.
Fallo girare.
Non puoi non farlo: mentre tu condividi questo stato un piccolo gruppo di persone stanno dormendo in un ospedale, non perché siano malati.
Lo fanno per te.
mercoledì 21 maggio 2014
GLI ULTIMI EVENTI CIRCA LA QUESTIONE MARESCA
Comunicato stampa
Comitato pro Maresca
21 Maggio 2014
A distanza di quattro anni dall’esposto presentato dal
Comitato pro Maresca al tribunale di Torre Annunziata, e a due dalla prima
archiviazione dello stesso, Mercoledì 14 maggio, il tribunale di Napoli ha
preso in esame il ricorso in merito alle indagini sulla veridicità dei dati su
cui si è basato il decreto 49 (piano sanitario).
Il piano che decreta il ridimensionamento dell’Ospedale di
Torre del Greco è viziato, a nostro avviso, da un errato controllo e utilizzo
dei dati raccolti sui territori, in particolar modo quello vesuviano, su cui ha
imposto pesanti tagli. Questa zona è stata maggiormente mortificata in quanto
consistente di un’utenza di 300.000
cittadini che si sono visti derubati di
un presidio ospedaliero efficiente e
facilmente raggiungibile, per avere invece a disposizione i cosiddetti
“Ospedali riuniti del Golfo”: nient’altro che due strutture sanitarie distanti
tra loro ed entrambi manchevoli di servizi fondamentali, nonché incapaci di
soddisfare i fabbisogni e i livelli minimi che un solo ospedale dovrebbe
garantire. Ne è conseguita la completa confusione dell’utenza, lasciata
abbandonata in un mare di disinformazione e disorganizzazione.
Il giorno 14 Maggio si è tenuto dunque la suddetta udienza, a
seguito della quale i nostri avvocati hanno dichiarato che verificheranno le
condizioni per aprire nuove indagini. Esiste, in ogni caso, un errore di
valutazione alla base del suddetto decreto: il ridimensionamento di alcuni dei
nosocomi campani – tra cui il Maresca- doveva essere una diretta conseguenza
dell’apertura dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, attualmente tutt’altro che
completo e funzionante; ciò ha provocato un buco nero nell’area vesuviana, alla
quale sono stati tolti una serie di presidi ospedalieri in cambio di una grande
struttura che probabilmente non sarà mai utilizzabile.
Lo stesso 14 Maggio, si è tenuto alla Camera un ulteriore
question time sul caso Maresca (il primo si tenne nel settembre 2013). Stavolta
l’interrogazione ha coinvolto in prima persona il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, che ha dichiarato «Verrò a visitare gli ospedali di Torre
del Greco e Boscotrecase». Un impegno questo che potrebbe far finalmente
prendere atto anche alle istituzioni nazionali di una situazione diventata
ormai tragica per i cittadini dell’area vesuviana. In particolare, vorremmo
portare all’attenzione del Ministro alcune criticità;
Il Patto Nazionale della Salute prevede la presenza di 3,4
posti letto per ogni 1000 abitanti, mentre l’ASL Na 3 sud ne conta attualmente la
miseria di 0,7: dato assolutamente scandaloso se si pensa che a livello locale
siamo anche sotto la media della nostra ASL di appartenenza, poiché non si
raggiunge neanche metà posto letto per mille abitanti (nonché contribuenti!).
Non vanno poi tralasciate le drammatiche condizioni in cui
versano le Unità Operative di Pronto Soccorso degli “Ospedali riuniti del
Golfo”; per quanto riguarda Torre del Greco, il Pronto Soccorso continua a
sopravvivere, ma è ben lontano dall’essere un punto di riferimento per la
cittadinanza. La carenza di personale, e il derivante rischio quasi perenne di
chiusura, e la presenza a singhiozzo di figure professionali specialistiche (tra
le quali chirurgo e cardiologo), sono solo alcuni esempi dei problemi
riscontrabili. Tutte le responsabilità di questo scempio sono da attribuirsi al
piano di rientro, che ha dato vita a un’irrimediabile paralisi sanitaria: nella
riduzione della spesa rientra anche la razionalizzazione del personale, e il
divieto assoluto di effettuare assunzioni. Tagli e pensionamenti hanno, nel
frattempo, dato origine ad un’inarrestabile caduta del numero del personale nelle
aziende sanitarie. Il risultato di questa terribile operazione è
l’insufficienza numerica di figure professionali specialistiche, e l’incapacità
di garantire a tutto il territorio la copertura nell’ambito
dell’emergenza-urgenza. Una delle più gravi lacune professionali in questo
sistema è rappresentato dalla mancanza di un pediatra, con annesso reparto H.24
nell’ingente bacino d’utenza che fa riferimento al P.O. Maresca. Quest’area ha,
infatti, come unico riferimento il P.O Santo Bono di Napoli. Questo risulta
ancora più assurdo contando i numerosi plessi scolastici, vale a dire migliaia
di bambini, presenti nell’area vesuviana costiera.
Sulla scorta di queste considerazioni, esigiamo che il
ministro Lorenzin mantenga la parola data e venga presto a visitare questa
struttura ospedaliera e tocchi con mano dati che, pur devastanti, sulla carta
non riescono tuttavia a esplicare la drammaticità della realtà. Aspettiamo il
ministro per vederla guardare con i suoi occhi le conseguenze dei piani
scellerati applicati alle strutture sanitarie della Regione Campania, sicuramente
una delle più popolate d’Italia.
Il Comitato pro Maresca
mercoledì 14 maggio 2014
COMUNICATO 14 MAGGIO 2014
COMUNICATO 14 MAGGIO 2014
Nell’anno 2010 il Comitato pro Maresca, a seguito della pubblicazione del decreto 49/10 che legittimava lo smantellamento dell’Ospedale Maresca, presentò delle denunce nei confronti della regione Campania e di tutti i responsabili del ridimensionamento del piano sanitario. Costoro sono a nostro avviso i responsabili delle irregolarità e inesattezze riscontrate nei dati, che hanno motivato il declassamento del Maresca. Queste denunce non hanno avuto risposta, fino a quando il Tribunale di Torre Annunziata non ha espresso la volontà di archiviarle. Il Comitato decise di presentare ricorso e, dopo un’attesa di anni, finalmente si riunisce la commissione che deciderà se avviare un’indagine. Noi oggi siamo al palazzo di giustizia di Napoli con l’intenzione di far sentire la voce dei cittadini che hanno ancora la speranza di una Sanità pubblica e organizzata al servizio di tutti. Chiediamo che Caldoro, Morlacco, Schiano, Zuccatelli, D’Amora e tutte le Direzioni AslNA3 sottostanti si assumano la Responsabilità dell’emergenza sanitaria che è stata provocata sul territorio a sud del Vesuvio. Non dimentichiamo i decessi e le inefficienze gravi che hanno dovuto subire Torre del Greco e le cittadine limitrofe. Vogliamo giustizia e vogliamo un processo.
Chiediamo ai Giudici che valuteranno il fascicolo, di consentire quindi l’ apertura delle indagini sulla modalità di scelta e i criteri di giudizio che determinarono nel 2010 quali erano gli Ospedali da declassare e quali da potenziare. Al di la di volerci sostituire a chi interpreta correttamente la legge, ci preme sottolineare quantomeno la palese anticostituzionalità di una decisione tout court che spegne la luce del servizio sanitario pubblico su un bacino di circa 350.000 persone, favorendo le cliniche di privati e mandando nel panico la popolazione.
Nell’anno 2010 il Comitato pro Maresca, a seguito della pubblicazione del decreto 49/10 che legittimava lo smantellamento dell’Ospedale Maresca, presentò delle denunce nei confronti della regione Campania e di tutti i responsabili del ridimensionamento del piano sanitario. Costoro sono a nostro avviso i responsabili delle irregolarità e inesattezze riscontrate nei dati, che hanno motivato il declassamento del Maresca. Queste denunce non hanno avuto risposta, fino a quando il Tribunale di Torre Annunziata non ha espresso la volontà di archiviarle. Il Comitato decise di presentare ricorso e, dopo un’attesa di anni, finalmente si riunisce la commissione che deciderà se avviare un’indagine. Noi oggi siamo al palazzo di giustizia di Napoli con l’intenzione di far sentire la voce dei cittadini che hanno ancora la speranza di una Sanità pubblica e organizzata al servizio di tutti. Chiediamo che Caldoro, Morlacco, Schiano, Zuccatelli, D’Amora e tutte le Direzioni AslNA3 sottostanti si assumano la Responsabilità dell’emergenza sanitaria che è stata provocata sul territorio a sud del Vesuvio. Non dimentichiamo i decessi e le inefficienze gravi che hanno dovuto subire Torre del Greco e le cittadine limitrofe. Vogliamo giustizia e vogliamo un processo.
Chiediamo ai Giudici che valuteranno il fascicolo, di consentire quindi l’ apertura delle indagini sulla modalità di scelta e i criteri di giudizio che determinarono nel 2010 quali erano gli Ospedali da declassare e quali da potenziare. Al di la di volerci sostituire a chi interpreta correttamente la legge, ci preme sottolineare quantomeno la palese anticostituzionalità di una decisione tout court che spegne la luce del servizio sanitario pubblico su un bacino di circa 350.000 persone, favorendo le cliniche di privati e mandando nel panico la popolazione.
venerdì 9 maggio 2014
Il Comitato pro Maresca invita tutti i cittadini!
IL COMITATO PRO MARESCA INVITA TUTTI I CITTADINIMERCOLEDI’ 14 MAGGIO 2014ALLE ORE 09.30PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI
Si terrà,
infatti, l’udienza per il ricorso presentato dal Comitato pro Maresca e da
tutti i cittadini contro i responsabili del ridimensionamento del piano
sanitario (con tanto di dati falsati) della Regione Campania, che sanciva la
dismissione del P.O. Maresca dalla rete di emergenza-urgenza.
Il fascicolo del ricorso, che denunciava tutte le ingiustizie subite dai cittadini, compresi gli imbrogli e le decisioni politiche
che hanno portato alla chiusura del Maresca, fu archiviato un po’ troppo
frettolosamente dal Tribunale di Torre Annunziata; oggi è al vaglio dei giudici
del Tribunale di Napoli che hanno riaperto il caso.
E’ necessario far sentire la nostra
voce fuori e dentro la “stanza dei bottoni”!!
Invitiamo
quindi tutta la cittadinanza a partecipare!
L’appuntamento è per mercoledì
14 maggio alle ore 8.00, presso Piazza della Repubblica (stazione
circumvesuviana), da cui partiremo per raggiungere la sede del Tribunale di
Napoli, sita al centro direzionale.
Info:
3343061483 (Giusy)
CONTINUA
LA LOTTA, IL MARESCA NON SI TOCCA!
Il Comitato pro
Maresca
lunedì 5 maggio 2014
NOI NON CI STIAMO!
Il comitato pro Maresca vuole precisare che la sua presenza all'evento di apertura della campagna elettorale di Ciro Borriello non era assolutamente correlata ad una volontà di sostenere il candidato, tanto meno ad un gratitudine per ciò che ha fatto per l'ospedale Maresca; l'interven!to in questa sede, come già precisato, era legato alla presenza di Stefano Caldoro in quanto figura istituzionale col suo carico di responsabilità nella questione sanità.pertanto non riteniamo che questo articolo rappresenti i nostri intenti e abbiamo provveduto a diffondere un comunicato stampa per contrastare questo tipo di notizia.http://www.metropolisweb.it/Notizie/Torrese/Cronaca/elezioni_torre_greco_big_forza_italia_promettono_borriello_risolveremo_guai_ospedale_abbattimenti.aspx
Ecco il comunicato:http://comitatopromaresca.blogspot.it/2014/05/comunicato-stampa-04052014.html?m=1
Ecco il comunicato:http://comitatopromaresca.blogspot.it/2014/05/comunicato-stampa-04052014.html?m=1
domenica 4 maggio 2014
COMUNICATO STAMPA 04/05/2014
Domenica 4 Maggio 2014
Il Comitato pro Maresca, in merito ai fatti accaduti ieri
pomeriggio (3 Maggio) durante l’evento di
apertura della campagna elettorale del candidato a
sindaco Ciro Borriello, intende precisare che la propria presenza in quella
sede non era correlata alla figura politica dello stesso candidato, quanto
invece a quella di un interlocutore istituzionale quale il Governatore
regionale. All’incontro era infatti prevista la presenza del Presidente della
regione Campania Stefano Caldoro, personaggio che ben conosciamo, poichè è
stato ed è tra i responsabili diretti in Campania (e di conseguenza nell’area
vesuviana) della continua riduzione delle spese per la Sanità Pubblica,
condannando noi cittadini alla lenta quanto efficace privazione di un diritto
fondamentale. Inoltre, ad oggi, il Comitato (e l’intera cittadinanza) è ancora
in attesa di riscontri concreti di ciò che la delibera 830 (emanata dallo stesso Caldoro) prometteva. Questi
signori non possono pensare di venire nella nostra città a chiedere consensi
per continuare a governare i nostri territori, imponendo sempre di più la
logica che chi ha soldi può curarsi, chi non ha soldi può anche crepare.
Se tuttavia alla
mancata risposta politica e istituzionale è ormai scontato sviluppare una sorta
di rassegnazione, è difficile al contrario accettare la mancata collaborazione,
e addirittura l’atteggiamento ostile e conflittuale mostrato da una parte della
cittadinanza che era presente all’incontro; quest’ultima ha infatti agito
contro il gruppo di persone che voleva essere in quell’occasione espressione e
voce di un disagio collettivo, nonché garante del diritto di tutti alla sanità
pubblica, a prescindere dall’appartenenza politica.
Il Comitato pro Maresca
martedì 29 aprile 2014
L’OSPEDALE A. MARESCA DI TORRE DEL GRECO NON E’ CHIUSO!
L’OSPEDALE A. MARESCA
DI TORRE DEL GRECO NON E’ CHIUSO!
Per questo il Comitato pro Maresca
intende informare in maniera adeguata tutta la cittadinanza...
·
COSA FARE SE CI FACCIAMO MALE?
Chiamate
l’ambulanza (118) che vi porterà all’ospedale; il PRONTO SOCCORSO E’ APERTO
H24, e il personale medico è tenuto a per legge ad accogliervi, soccorrervi ed,
eventualmente, farvi trasferire in un’altra sede.
·
COSA FARE SE CI DICONO CHE “AL
MARESCA NON SI PUO’ FARE”?
Il reato di
OMISSIONE DI SOCCORSO è sancito dall’art. 593 del codice penale è punito con la pena massima di un anno di
reclusione e/o 2500 euro di multa, pertanto è vostro diritto e dovere chiamare
i carabinieri e DENUNCIARE IL FATTO…Se restiamo zitti nulla cambierà!
·
E PER QUANTO RIGUARDA I BAMBINI?
L’unico
pronto soccorso pediatrico in zona è quello del S.Bono, tuttavia il Pronto
Soccorso del Maresca, attivo tutti i giorni H.24, è aperto a tutti i cittadini
da 0 a 100 anni (anche più): I VOSTRI BAMBINI SONO TENUTI PER LEGGE AD ESSERE
SOCCORSI!
·
CHE COSA FUNZIONA E QUANDO? QUALI
SONO LE FIGURE PROFESSIONALI DISPONIBILI AL MARESCA?
Al contrario di quanto si pensa il P.O. Maresca di Torre del
Greco NON E’ CHIUSO, tuttavia i servizi e il personale medico a disposizione
non sono sempre sufficienti ed efficienti; i servizi che dovreste trovare sono
i seguenti:
-Reparto di
Radiologia/ Laboratorio analisi: aperti e funzionanti H.24;
-Reparti di Medicina e
Chirurgia: attivi tutti i giorni H.24;
-Reparto di
Gastro-enterologia: attivo H.12, eccetto la domenica;
-Ambulatorio di Cardiologia:
attivo H.12, week -end escluso.
-Ambulatorio oculistico: attivo esclusivamente il lunedì
mattina;
-Ambulatorio
pediatrico: attivo il giovedì mattina;
-Ambulatorio ortopedico: attivo il martedì mattina;
-Ambulatorio dentistico: attivo tutte le mattine, eccetto
che nel week end.
Inoltre il Comitato pro Maresca ricorda alla cittadinanza di
essere ancora attivo, e di credere ancora di dover fare qualcosa per garantire
al territorio vesuviano un’assistenza sanitaria pubblica ed efficiente. Invita,
pertanto ancora una volta, a tenersi informati, partecipare e denunciare
eventuali irregolarità riscontrate in ospedale.
INFORMATEVI E PARTECIPATE!
Contatti: pagina Facebook “Comitato pro Maresca”, blog: www.comitatopromaresca.blogspot.it, sede: 4° piano occupato del P.o.
Maresca.
Il Comitato pro Maresca
domenica 23 marzo 2014
ANCHE IL MARESCA FA PREVENZIONE PER I TUMORI AL SENO!
Combattere il tumore al seno è sempre più semplice grazie alle nuove tecniche messe a punto dagli scienziati di tutto il mondo. In ogni caso, la parola chiave rimane sempre prevenzione. Solo una mammografia annuale, infatti è garanzia di diagnosi precoce e quindi di maggiori possibilità di sopravvivenza grazie a trattamenti mirati.
Secondo i medici solo un programma di screening senologico, se ben condotto, riduce la mortalità per cancro mammario di almeno il 30% .
La popolazione a cui è destinato un programma di screening mammario è rappresentata da donne dai 50 ai 69 anni di età.
Oggi anche per le donne del territorio torrese e
Secondo i medici solo un programma di screening senologico, se ben condotto, riduce la mortalità per cancro mammario di almeno il 30% .
La popolazione a cui è destinato un programma di screening mammario è rappresentata da donne dai 50 ai 69 anni di età.
Oggi anche per le donne del territorio torrese e
sabato 22 marzo 2014
A NOI LE INTIMIDAZIONI FANNO SCHIFO!
Di questi tempi trovare un numero sufficiente di barelle a disposizione in un pronto soccorso sembra alquanto difficile! Il Maresca non è da meno. Se a questo panorama già poco confortante si aggiunge il fatto che il personale medico, oltre ad essere scarso, risulta spesso anche omertoso, si ottiene un mix di inefficienza sanitaria senza precedenti.
Noi del comitato pro Maresca siamo dei semplici cittadini che hanno deciso di difendere una struttura sanitaria, e di non tacere davanti a certi meccanismi. All'interno della struttura stessa, è però difficile riscontrare la stessa tenacia, e se si aggiunge il fatto che quando succede che un componente del personale medico decide finalmente di non tacere davanti all'esasperazione di non avere nemmeno abbastanza barelle di cui usufruire, quasi come una fioca luce di speranza, questo viene "represso" e intimidato.
Il comitato pro Maresca chiede a tutto il personale dell'ospedale (e quindi dello Stato) di portare avanti in meniera efficace, efficiente e trasparente la propria professione; pertanto si dissocia da qualsiasi forma di intimidazione e di omertà che sia portata avanti tanto dai dipendenti quanto dai dirigenti.
Noi del comitato pro Maresca siamo dei semplici cittadini che hanno deciso di difendere una struttura sanitaria, e di non tacere davanti a certi meccanismi. All'interno della struttura stessa, è però difficile riscontrare la stessa tenacia, e se si aggiunge il fatto che quando succede che un componente del personale medico decide finalmente di non tacere davanti all'esasperazione di non avere nemmeno abbastanza barelle di cui usufruire, quasi come una fioca luce di speranza, questo viene "represso" e intimidato.
Il comitato pro Maresca chiede a tutto il personale dell'ospedale (e quindi dello Stato) di portare avanti in meniera efficace, efficiente e trasparente la propria professione; pertanto si dissocia da qualsiasi forma di intimidazione e di omertà che sia portata avanti tanto dai dipendenti quanto dai dirigenti.
martedì 28 gennaio 2014
PERSEVERIAMO NELLA LOTTA, IL MARESCA NON SI TOCCA! (VOLANTINO)
PERSEVERIAMO NELLA LOTTA....
Dopo l'ultimo colloquio con il direttore della nostra Asl Maurizio D'Amora, emerge l'impotenza generale nel garantire i minimi requisiti di assistenza sanitaria al territorio vesuviano.
Ad oggi la realtà che si presenta, nonostante gli ultimi interventi predisposti dalla direzione all'interno del P.o. Maresca, è questa:
Carenza di personale all'interno del pronto soccorso;
Presenza di reparti nuovi, ristrutturati e mai diventati operativi, come il reparto di Medicina Generale;
Lavori lasciati incompiuti e progetti mai realizzati, come nel caso della centrale termica (non ultimata a causa della lentezza burocratica), e del progetto di potenziamento del reparto di Gastro-enterologia, ancora in stallo a causa della mancanza di fondi;
Potenziale rischio di perdita del reparto Materno-infantile all'interno degli "Ospedali riuniti del Golfo" (il P.o. Maresca di Torre del Greco e il P.o. S.Anna di Boscotrecase);
In questo contesto che appare al quanto tragico, il Comitato pro Maresca si sente di esortare la cittadinanza tutta a mantenere viva la tensione riguardo la problematica, e a partecipare numerosa alle prossime iniziative.
Per informazioni e contatti consultare la pagina Facebook "Comitato pro Maresca", o il nostro blog "www.comitatopromaresca/blogspot.com", dove è reperibile il video del suddetto incontro con il direttore D'Amora.
http://www.youtube.com/watch?v=O0Lzt0I7TXo&feature=youtu.be
...IL MARESCA NON SI TOCCA!!
Il Comitato pro Maresca
Dopo l'ultimo colloquio con il direttore della nostra Asl Maurizio D'Amora, emerge l'impotenza generale nel garantire i minimi requisiti di assistenza sanitaria al territorio vesuviano.
Ad oggi la realtà che si presenta, nonostante gli ultimi interventi predisposti dalla direzione all'interno del P.o. Maresca, è questa:
Carenza di personale all'interno del pronto soccorso;
Presenza di reparti nuovi, ristrutturati e mai diventati operativi, come il reparto di Medicina Generale;
Lavori lasciati incompiuti e progetti mai realizzati, come nel caso della centrale termica (non ultimata a causa della lentezza burocratica), e del progetto di potenziamento del reparto di Gastro-enterologia, ancora in stallo a causa della mancanza di fondi;
Potenziale rischio di perdita del reparto Materno-infantile all'interno degli "Ospedali riuniti del Golfo" (il P.o. Maresca di Torre del Greco e il P.o. S.Anna di Boscotrecase);
In questo contesto che appare al quanto tragico, il Comitato pro Maresca si sente di esortare la cittadinanza tutta a mantenere viva la tensione riguardo la problematica, e a partecipare numerosa alle prossime iniziative.
Per informazioni e contatti consultare la pagina Facebook "Comitato pro Maresca", o il nostro blog "www.comitatopromaresca/blogspot.com", dove è reperibile il video del suddetto incontro con il direttore D'Amora.
http://www.youtube.com/watch?v=O0Lzt0I7TXo&feature=youtu.be
...IL MARESCA NON SI TOCCA!!
Il Comitato pro Maresca
venerdì 24 gennaio 2014
Incontro con Maurizio D'Amora
http://www.youtube.com/watch?v=O0Lzt0I7TXo&feature=youtu.be
Ecco il video del nostro colloquio con il direttore generale Maurizio D'Amora del 15/01/2014...
A breve i prossimi aggiornamenti e iniziative...
Ecco il video del nostro colloquio con il direttore generale Maurizio D'Amora del 15/01/2014...
A breve i prossimi aggiornamenti e iniziative...
venerdì 10 gennaio 2014
VERGOGNA!
Ecco cosa compare nella rassegna stampa dell'al na3sud risalente a ieri:
"I disperati della sanità pubblica", "una vetrina di protesta"...ci dissociamo completamente dalle parole di questi due articoli, e ci teniamo a precisare che non abbiamo mai avuto un incontro privato con il direttore D'Amora, quindi non abbiamo nessuna idea della provenienza di quelle citazioni."Non c'è nessuna prospettiva di chiusura del nosocomio"? Sono queste le fantomatiche parole che avrebbe pronunciato il direttore, cosa evidentemente assurda. Vorremmo spiegare a certi giornalisti ( se così li si può chiamare) che qui non si parla di chiusura, bensì di ridimensionamento e trasformazione dei reparti di urgenza in riabilitazione e lungo degenza, non garantendo ad una vasta cittadinanza il servizio d'urgenza necessario.
Troviamo inoltre meschino e vergognoso essere definiti "disperati della sanità" su certe testate giornalistiche.
"I disperati della sanità pubblica", "una vetrina di protesta"...ci dissociamo completamente dalle parole di questi due articoli, e ci teniamo a precisare che non abbiamo mai avuto un incontro privato con il direttore D'Amora, quindi non abbiamo nessuna idea della provenienza di quelle citazioni."Non c'è nessuna prospettiva di chiusura del nosocomio"? Sono queste le fantomatiche parole che avrebbe pronunciato il direttore, cosa evidentemente assurda. Vorremmo spiegare a certi giornalisti ( se così li si può chiamare) che qui non si parla di chiusura, bensì di ridimensionamento e trasformazione dei reparti di urgenza in riabilitazione e lungo degenza, non garantendo ad una vasta cittadinanza il servizio d'urgenza necessario.
Troviamo inoltre meschino e vergognoso essere definiti "disperati della sanità" su certe testate giornalistiche.
VERGOGNA!!
giovedì 9 gennaio 2014
Continua il presidio
Anche oggi il Comitato pro Maresca ha presidiato all'ingresso del plesso Bottazzi con gazebo, striscioni, volantini e petizioni di solidarietà nei confronti dei 25 condannati per aver difeso un diritto di tutti. Anche oggi il direttore generale D'Amora, entrando e uscendo dalla struttura sanitaria, ha trovato a salutarlo un bel gruppetto di cittadini "incazzati". Il presidio, infatti, oltre ad aver scopo di informazione e coinvolgimento nei confronti della cittadinanza, vuole essere un promemoria per il manager dell'ASL, che ha già troppo spesso dimenticato i suoi impegni, le sue promesse, non che le sue responsabilità!
Direttore D'Amora, ci vediamo domani!!
Ecco un servizio del tg3 andato in onda il giorno 8 gennaio 2014:
mercoledì 8 gennaio 2014
Il Comitato pro Maresca avvia un presidio quotidiano
8 Gennaio 2014
http://www.metropolisweb.it/Notizie/Torrese/Cronaca/torre_greco_manifestazione_difesa_ospedale_maresca.aspx
Oggi, 8 gennaio 2014, il Comitato pro Maresca ha avviato un presidio quotidiano fuori la nuova sede della direzione dell’ASL NA3sud (complesso Bottazzi). Scopo del presidio era avere un confronto con il direttore generale dell’azienda sanitaria, Maurizio D’Amora. Nell’attesa, i membri del Comitato sono entrati nei locali preposti ad ospitare la direzione dell’ASL, riscontrando che i suddetti risultano i soli ad aver subito corretti lavori di ristrutturazione, mentre i locali predisposti ad i servizi per l’utenza si presentano in condizioni ancor più precarie di prima, e costringono gli operatori sanitari a lavorare in maniera inadeguata, perdendo funzionalità; un esempio per tutti può essere il caso del laboratorio analisi: ridotto ad una semplice stanzetta con un armadio che funge da parete separatoria, con conseguente bassissimo livello d’igiene.
Oggi, 8 gennaio 2014, il Comitato pro Maresca ha avviato un presidio quotidiano fuori la nuova sede della direzione dell’ASL NA3sud (complesso Bottazzi). Scopo del presidio era avere un confronto con il direttore generale dell’azienda sanitaria, Maurizio D’Amora. Nell’attesa, i membri del Comitato sono entrati nei locali preposti ad ospitare la direzione dell’ASL, riscontrando che i suddetti risultano i soli ad aver subito corretti lavori di ristrutturazione, mentre i locali predisposti ad i servizi per l’utenza si presentano in condizioni ancor più precarie di prima, e costringono gli operatori sanitari a lavorare in maniera inadeguata, perdendo funzionalità; un esempio per tutti può essere il caso del laboratorio analisi: ridotto ad una semplice stanzetta con un armadio che funge da parete separatoria, con conseguente bassissimo livello d’igiene.
Dopo ore d’attesa, inoltre, alle ore 12.20 è stato avvistato
il direttore generale D’Amora: nella sua più totale indifferenza, i membri del
comitato lo hanno sollecitato a tenere a mente la problematica Maresca,
facendogli notare che tutte le promesse che avrebbero dovuto concretizzarsi già
nei mesi scorsi sono rimaste carta morta, e gli unici interventi che si
registrano nell’ultimo anno all’interno dell’ospedale sono poco rassicuranti.
Noi resteremo qui, con lo scopo di creare un confronto
quotidiano con il direttore, ed avere quanto meno l’attenzione che un ospedale
con un così vasto bacino d’utenza merita.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e recarsi al nostro presidio, dove troverà informazioni, volantini, foto e petizioni da firmare.
IL MARESCA NON SI TOCCA!!
Il Comitato pro Maresca
Consiglio comunale del 16 dicembre, il signor Filippo Colantonio propone una fiaccolata silenziosa dall'Ospedale del Mare al Maresca di Torre del Greco, da effettuare prima di Natale...
Ecco la nostra risposta...
Ecco la nostra risposta...
Inoltre alcuni membri del comitato hanno distribuito e letto questa lettera aperta all'interno del consiglio:
Oggi, 26-12-2013, si svolge l’ennesimo consiglio comunale che vede all’ordine del
giorno la problematica “Maresca”.
Il comitato pro Maresca ha deciso di non esserci, per non essere
strumentalizzato ulteriormente in periodo elettorale. Riteniamo inutile, nonché
paradossale che si tenti di intervenire sul problema solo in certi momenti (quelli
a voi favorevoli), e attraverso certi canali (soprattutto quelli mediatici). Al
contrario di ciò che viene dichiarato pubblicamente non crediamo che sia stata
mantenuta sempre alta la guardia in merito alla questione. Noi non ci sentiamo
rappresentati da questo consiglio, ci sentiamo invece sfiduciati, colpevolizzati,
sfruttati;
Noi il Maresca lo difendiamo con la vera lotta, con tanto di quattro anni di
occupazione di un reparto che vedeva nascere i futuri cittadini torresi, denunce e
umiliazioni da parte dei nostri rappresentanti politici.
Lasciate le poltrone e tutelate i vostri cittadini!!
Non giocate con la salute delle persone!!
Il Comitato pro Maresca.
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