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venerdì 16 settembre 2011

Manager Asl, la trattativa non decolla

I nodi Avellino e Caserta ancora senza soluzione. Se non c'è accordo possibile ulteriore proroga fino a dicembre. Per l'Asl Na3Sud circola con insistenza il nome di Maurizio D'Amora.


Scivola il piede dalla frizione, via al freno a mano. Si inceppa dunque la macchina della diplomazia politica campana da giorni e giorni al lavoro sulla questione delle nomine della sanità. Ieri, infatti, scaduti i termini degli incarichi commissariali nelle Asl, altro non si è potuto fare che prendere atto del nulla di fatto. Ma se ne dovrà riparlare presto e comunque prima di martedì 20 settembre, data di convocazione, a Roma, della riunione del Tavolo Interministeriale di Verifica del Piano di rientro dal deficit. 

Tavolo sul quale il governatore Caldoro dovrà posare l’elenco dei nuovi manager delle aziende sanitarie e di quelle ospedaliere, ancora senza direttore generale, pena il ‘ricongelamento’ dei circa 700milioni di euro spettanti alla Campania dal 2007, ma allora congelati per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano di rientro. Un ‘lusso’, questo, che la Regione Campania non può assolutamente permettersi.

Ieri, con Caldoro nella Capitale impegnato nella conferenza straordinaria delle regioni convocata da Vasco Errano sui tagli ai trasporti, non è stato possibile convocare alcuna seduta di giunta. Ma le voci di corridoio aggiungono che se anche il governatore avesse avuto la possibilità di stare a Palazzo Santa Lucia, la fumata sarebbe stata nera. Sullo sfondo, raccontano i beni informati, la riapertura di ben due casi: quello irpino, che vedrebbe i centristi demitiani pronti a mandare tutto all’aria qualora, come pare già deciso, l’ingegnere Florio dovesse essere indicato all’Asl locale, e quello Casertano, conteso tra cosentini ani e caldoriani.

Vicende riesplose, si dice, nelle ultime ore, alle quali andrebbe ad aggiungersi una ulteriore novità destinata a scompaginare ulteriormente il capitolo delle nomine: il via libera alla non riconferma dell’attuale commissario della Napoli 3 Sud (il compartimento di cui fa parte anche la città di Torre del Greco n.d.r.), Vittorio Russo, per far posto a Maurizio D’Amora che, proveniente dagli alti gradi dell’Asl Napoli 1, sarebbe gradito ai berlusconiani ed anche all’assessore ‘antidemitiano’ Pasquale Sommese. Lo scenario che potrebbe aprirsi nel caso in cui saltassero gli schemi è facile ad intuirsi: la proroga a fine dicembre prossimo degli attuali commissari con l’obbligo però di assicurare, attraverso la nomina dei sub commissari (Amministrativo e sanitario), una gestione decisamente più manageriale delle Asl così da accontentare comunque gli interlocutori romani del Tavolo di verifica del Piano di Rientro.

Idea, questa, che pare sia già stata colta dall’attuale commissario dell’Asl Napoli 1, il generale Scoppa che al suo fianco ( visto che insieme al colonnello commissario dell’Asl di Salerno è destinato a rimanere in sella fino al luglio 2012) avrebbe altri due graduati nel ruolo, appunto, di sub commissario sanitario e amministrativo. Il tutto in un contesto che vedrebbe in sostanza una vera e propria militarizzazione della più grande e indebitata Asl d’Europa. Oggi intanto festa regionale del Pdl a Scafati, con dibattiti e confronti anche tra esponenti della maggioranza di governo regionale. L’occasione per fare il punto sul tutto e, si vocifera, anche sui manager della sanità. Tema questo che nella tarda serata di ieri ha portato a Roma diversi esponenti politici del centrodestra. Obiettivo: ritrovare una squadra possibile.
http://www.ottopagine.net/common/interna.aspx?id=20582

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