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mercoledì 11 gennaio 2012

Oggi incontro al Maresca alle 18.00

Ci si rincontra oggi all'ospedale Maresca occupato alle ore 18.00 per parlare finalmente di un'infinità di argomenti, sperando di raggiungere la quadra e poter tornare nelle nostre case soddisfatti di ragionamenti ponderati e proficui.

Le giornate di giovedì e venerdì saranno piene di impegni per il nostro comitato che sarà impegnato:
- giovedì 12 gennaio, azione con il coordinamento per la Sanità a Napoli all'ospedale Ascalesi.
- Venerdì 13 gennaio, manifestazione a Torre Annunziata con il collettivo area vesuviana, per la difesa ambientale dell'area torrese (inseriamo anche il testo del volantino a fine post).
- Sempre venerdì 13 gennaio alle 12.00, incontro col direttore generale dell'Asl Napoli 3 sud Maurizio D'Amora.

Oggi discuteremo di come affrontare questi 2 giorni di fuoco nell'unico modo in cui siamo abituati a farlo, con rabbia.

Ecco il volantino dei ragazzi del collettivo area vesuviana:

 SCATENAT’V’ GUAGLIU’  
Dal Vesuvio al mare, dalle strade al ponte, riprendiamoci il futuro, riprendiamoci ciò che è nostro!
La nostra città e il nostro territorio sono abbandonati al degrado e ridotti a discarica d’Italia, con gravi conseguenze per la salute degli abitanti. Questo nella colpevole indifferenza di una classe politica attenta solo a trarre il massimo profitto personale dallo sfruttamento delle risorse e del territorio, e che, puntualmente, sotto elezioni, tira fuori nuove facce e nuovi slogan per coprire le solite vecchie alleanze, una vera propria saldatura tra il potere politico, imprenditori senza scrupoli e clan camorristici.
Risale a pochi giorni fa la notizia del rinvio a giudizio dei responsabili di smaltimento di percolato nel Depuratore Foce Sarno: vengono così confermate le preoccupazioni dei cittadini e le ripetute denunce dell’USI – Unione Sindacale Italiana (costituitasi parte civile nella causa) sul funzionamento del depuratore, che nel 2007 sono costate il licenziamento ad Angelo Arpino, un lavoratore dell’impianto. Il percolato è un residuo altamente tossico dato dall’accumulazione selvaggia di munnezza nei “buchi” del territorio campano: si tratta di un liquido che può contenere sostanze più o meno velenose (tracce di rifiuti ospedalieri, solventi, vernici, olii, fanghi derivati da finte depurazioni, ecc…). Durante l’emergenza, sfruttandone il potere derogatorio/repressivo, la catena di comando politico-affaristica ha stabilito che il percolato venisse smaltito anche negli impianti di depurazione regionali, con la criminale consapevolezza (ragione strumentale!) del loro inadeguato funzionamento. L’ovvia, tragica conseguenza è l’avvelenamento del mare! La magistratura con estremo (complice?) ritardo, accusa funzionari regionali, uomini del potere partitico quali Bassolino, Mascazzini, Bertolaso (PD, RC, Verdi, governo Prodi, Berlusconi, Monti), i vertici aziendali di Hydrogest (gruppo Impregilo-Fiat), FIBE, Termomeccanica E., oltre che tecnici e docenti dell’università.
A proposito di scempio del territorio, come non citare il caso dello Spolettificio, della cui riconversione e riqualificazione si è fatto un gran parlare, e adibito invece ad area di demolizione di mezzi militari, scenario di forte inquinamento ambientale e tagli alla forza lavoro.

Il ponte di via Sepolcri è l’ennesimo esempio di come i “diritti” dei cittadini vengano continuamente calpestati: sono ben sette anni che l’arteria che collega via Vittorio Veneto ai paesi vesuviani, al cimitero e che, soprattutto, garantirebbe il rapido accesso delle ambulanze al Pronto Soccorso del nuovo Ospedale di Boscotrecase, resta chiusa, nonostante numerosi appalti e le sollecitazioni dei residenti esasperati. Fino a ieri tutti i responsabili, i sindaci, la Consarno, l’ANAS, se ne lavavano le mani dandosi la colpa a vicenda, e il ponte restava un fantasma, senza che nessuno si preoccupasse nemmeno di informare i sull’andamento dei lavori. “Magicamente” dopo le assemblee pubbliche dell’ultimo mese i lavori sono ripresi, anche se il termine di consegna continua a slittare. La determinazione di un centinaio di persone che nella serata di mercoledì 4 gennaio si sono riunite in presidio all’incrocio di via Sepolcri, informando passanti e automobilisti e bloccando il passaggio, dimostra che è scaduto il tempo per chi fa promesse, ed è arrivato il momento di riprenderci ciò che è nostro, e di farlo in prima persona, dal basso.
E’ arrivato il momento di dire basta alla devastazione del nostro territorio e alla distruzione del nostro futuro: vogliamo un ambiente sano e servizi, rivendichiamo opportunità di lavoro e un reddito di base universale per sfuggire al ricatto meritocratico/classista e diciamo che non esiste emancipazione né liberazione che non vada di pari passo con il rispetto delle persone e della natura, che non tenga conto dei bisogni e dei desideri della collettività. Davanti alla stomachevole retorica delle promesse elettorali e alla riproposizione dell’ennesima presa in giro ribadiamo che non ci rassegneremo a questo stato di cose. Saremo presenti per confrontarci su ogni decisione e scontrarci contro ogni altro sopruso.
Venerdì 13 Gennaio 2012 – ore 9.00
MANIFESTAZIONE CITTADINA
concentramento incrocio via Sepolcri
Produciamo conflitto, liberiamo spazi, autorganizziamo le nostre esistenze.
Collettivo Area Vesuviana
Assemblea lunedì e il giovedì alle 20.00 in via Eleonora Pimentel Fonseca (dietro p.zza Ernesto Cesaro – Torre Annunziata)

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