L’imbarazzante situazione sanitaria che avvolge l’intera regione Campania continua a mietere vittime. Dopo i clamorosi fatti del Fatebenefratelli, anche a Torre del Greco l’ennesimo caso di quella che potremmo definire una ‘mala sanità di Stato’ che non ha oramai più scusanti ed è tutta imputabile alle politiche di ‘austerity’ e, più in generale, ai tagli indiscriminati di servizi essenziali per la tutela della salute pubblica (vedi l’ospedale Maresca). Se a Napoli è accaduto che una donna ha atteso sei ore l’arrivo di un radiologo prima di morire, a Torre del Greco un uomo è morto per problemi cardiologici in un ospedale, qual è il Maresca, che oramai non eroga più alcun tipo di servizio cardiologico. Non essendo l’ospedale torrese munito di cardiologo e di servizi annessi, è stato necessario inviare tramite fax il tracciato cardiologico ai medici di Boscotrecase. La Telemedicina è ormai prassi consolidata qui al Maresca, e pensare che la vita di qualcuno possa essere appesa al filo di un fax veramente fa rabbrividire. Da tempo rivendichiamo la presenza in sede di un cardiologo, quanto accaduto la scorsa mattina non è il primo caso di decessi legati ad inefficiente assistenza cardiologica. La gravità della situazione verrà esposta giovedì 12 aprile al Direttore Generale dell’Asl Na3Sud Maurizio D’Amora, che dopo tantissime promesse speriamo potrà darci qualche risposta seria.
Questo blog nasce con l'intento di informare i cittadini dell'area vesuviana sulle sorti dell'Ospedale Agostino Maresca di Torre del Greco. La lotta del comitato civico, attivo da oltre tre anni per scongiurarne la chiusura, continua ad oltranza fino a quando non verrà rispettato l'articolo 32 della nostra Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".
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