Translate

mercoledì 21 dicembre 2011

Comunicato ufficiale del Presidio alla Regione Campania del 20 dicembre 2011

Comunicato presidio 
“I tagli alla spesa sanitaria adottati in tempo di crisi per ridurre i deficit,
si traducono in un parallelo aumento del rischio di morte.
Nonostante i governi possono pensare di proteggere la salute
 salvaguardando i budget sanitari, la spesa in questo campo
 è importante per il benessere e la stessa sopravvivenza della popolazione”
(da uno studio pubblicato online sul British Medical Journal da un team di ricercatori britanici).

Oggi, 20 dicembre 2011, il movimento in lotta per la salute pubblica, disoccupati e studenti  sono scesi in presidio fuori il palazzo della regione Campania per rivendicare il diritto alla salute pubblica, diritto che passa non solo per la cura della patologia ma anche per un lavoro dignitoso e per un ambiente salubre. Sono partiti interventi e slogan contro ogni forma di speculazione e di privatizzazione della sanità, infatti col decreto 49/2010 (Piano di Rientro della spesa Sanitaria Campana)e a livello nazionale il governo Monti,aumentano la stangata sul sistema sanitario nazionale. Otto miliardi di tagli e aumenti dei ticket, blocco del turn over, chiusura degli ospedali, riduzione delle prestazioni, graduazioni dei ticket in base al reddito, l'allungamento dell'età lavorativa e la riduzione delle prestazioni sanitarie; queste manovre altro non sono un modo indiretto di dirci: non avete diritto alle cure, tranne se avete possibilità di pagarvi le cure private! Durante il presidio l’assessore Pasquale Sommese è stato contestato ed è stato invitato a dare risposte che, ovviamente, non sono state date ma anzi è scappato, come al solito. Si tratta dunque di un colpo doppio che si abbatterà su una quota rilevante della popolazione italiana (troppo vecchia, troppo assistita, troppo resistente per i nostri tecnici). Da un lato aumentano l'età lavorativa fino a spremere fino all'ultimo chi lavora, dall'altra riducono le prestazioni sanitarie o le rendono troppo esose. Un modo elegante e indiretto per mandarci un messaggio chiaro e forte: dovete morire! E dovete, il prima possibile, per far quadrare i conti! 

Movimento in Lotta per la Salute Pubblica

Nessun commento:

Posta un commento