Finalmente
la lunga battaglia a difesa del diritto alla salute
e
dell’ospedale Maresca arriva in tribunale!
Finalmente i responsabili del
disastro Sanità nella nostra regione, ed in particolare nel
territorio vesuviano, dovranno fare i conti con la legge!
E INVECE NO…
A ESSERE PROCESSATI SARANNO 25 CITTADINI!
Cittadini
dei comuni del vesuviano che hanno avuto
l’ardire di protestare contro un provvedimento,
il decreto commissariale 49/2010, che sancisce la scomparsa di molti
presidi ospedalieri e la riconversione di altri tra cui il P.O.
Maresca per cui è previsto, in particolare, lo smantellamento del
Pronto Soccorso. Durante il corteo del 15
Novembre 2010 un gruppo di più di duecento cittadini, ormai
esasperati dalla
gravità e dall’urgenza della situazione, entrano nella stazione
della Circumvesuviana di Torre del Greco. L’obiettivo
della manifestazione di quel giorno era quello di fare ascoltare la
voce di tantissimi cittadini alle istituzioni regionali per spingerle
a rivedere le loro decisioni.
Siamo
fermamente convinti che la necessità e l’urgenza della
cittadinanza di dimostrare e manifestare in difesa del diritto
alla salute non costituisca reato, vista l’estrema gravità della
situazione in cui ci siamo trovati.
Il presidio
di Torre del Greco dovrebbe essere infatti riconvertito in una
struttura a scopo riabilitativo e di lungodegenza. Ciò
implica la chiusura del pronto soccorso e dei reparti principali ad
esso collegati, oltre ai reparti di Ostetricia e Ginecologia, quello
di Pediatria, di Cardiologia ed il reparto di Ortopedia già chiusi
dal 2010.
A cinque anni di distanza,
le condizioni dell’ospedale Maresca sono precarie come lo sono
state negli ultimi anni. Un ibrido figlio di
una gestione vergognosa della sanità pubblica in Campania,
che ha scelto di abbandonare più di trecentomila cittadini del
comune di Torre del Greco e dei paesi vesuviani, strappando da questo
territorio un presidio che possa intervenire in caso di
emergenza-urgenza.
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